Dalla nascita fino all’età di cinque anni, i cavalli hanno bisogno di una manutenzione orale regolare.
Se per l’uomo vale, vale ancora di più per il cavallo, l’antica regola della Scuola salernitana: la prima digestione avviene in bocca. Infatti, uno dei primi segni di problemi dentali può essere la colica intestinale, dovuta alla insufficiente masticazione, specialmente del fieno. Inoltre, l’animale può assumere una serie di comportamenti protettivi per evitare il dolore: per esempio, mangiare con la testa inclinata di lato o, addirittura, evitare di mangiare certi alimenti, come le granaglie, di consistenza più dura. Anche l’alitosi e l’eccessiva salivazione possono essere la spia di alterazioni dentali. Uno dei motivi per cui anche il cavallo va dal dentista, o viceversa, risiede nella biomeccanica masticatoria: essendo il mascellare superiore più ampio di quello inferiore, questo può compiere i movimenti laterali che permettono di triturare il foraggio. A lungo andare questo porta alla formazione di margini taglienti sul lato vestibolare dei molari superiori e su quello linguale degli inferiori. Per evitare ulcerazioni della mucosa delle guance, bisogna eliminare tali margini con un molaggio. Il molaggio è consigliabile anche nei giovani cavalli, specialmente in quelli da corsa, prima di inserire il morso in modo da creare apposite sedi nei denti. Per quest’operazione si possono usare lime a mano o strumenti rotanti (frese); al termine, si deve ripulire la bocca con una soluzione antisettica. Per i canini il molaggio può servire ad evitare traumi alla lingua e a facilitare l’applicazione del morso, oltre che a prevenire eventuali danni ad altri animali. Nella cura del cavallo si ricorre talvolta anche alle pinze da estrazione per eliminare residui radicolari dei denti decidui o i cosiddetti “denti di lupo”; questi sono formazioni rudimentali che si incontrano di solito anteriormente al primo molare superiore o lingualmente all’omologo inferiore e che possono interferire con l’inserimento del morso. L’avulsione tempestiva assicura il buon allineamento dei denti permanenti ed evita complicazioni infettive ed infiammatorie. Il cavallo è, in genere, un vero “paziente”: la maggior parte di questi interventi si possono svolgere senza bisogno di sedazione (che deve essere eseguita dal veterinario).